Elemento soggettivo
Cp, articoli 43 e 612-bis
L’elemento soggettivo del delitto di atti persecutori è integrato dal dolo generico, consistente nella volontà di porre in essere le condotte persecutorie che lo strutturano nella consapevolezza della idoneità delle medesime alla produzione di uno degli eventi tipici, con carattere di unitarietà, nel senso che deve esprimere un’intenzione criminosa travalicante i singoli atti che compongono la condotta tipica, ma può senz’altro realizzarsi in modo graduale, senza dunque la necessità che l’agente si rappresenti e voglia fin dal principio la realizzazione della serie degli episodi.
Tribunale di Nocera Inferiore, sezione penale, sentenza 27 marzo-3 aprile 2024 n. 775