Studio Legale Pietrangeli Bernabei
04-04-2024

Diritto alla provvigione da parte dell′agente

Contratto di agenzia



Diritto dell′agente alle provvigioni - Diritto di ottenere la documentazione dal preponente ex articolo 1748 del Cc - Sussistenza - Conseguenza in tema di onere della prova. (Cc, articoli 1748 e 2697; Cpc, articolo 210; Decreto legislativo 10 settembre 1991 n. 303, articolo 2)
In tema di contratto di agenzia, nel giudizio di accertamento del diritto alla provvigione, l′agente, al quale l′articolo 1748 del Cc, nel testo modificato dall′articolo 2 del Dlgs 303/1991, riconosce il diritto di esigere tutte le informazioni necessarie per verificare l′importo delle provvigioni liquidate, ha l′onere di provare che gli affari da lui promossi sono andati a buon fine o che il mancato pagamento sia dovuto a fatto imputabile al preponente, cosicché, qualora quest′ultimo non gli abbia trasmesso i dati e le informazioni necessarie per esercitare i suoi diritti di credito quantificando esattamente negli atti di causa le sue spettanze, il giudice deve, su istanza di parte, emanare nei confronti del preponente l′ordine di esibizione delle scritture contabili ex articolo 210 del Cpc.

Cassazione, Sezione II, sentenza 13 dicembre 2023 n. 34925

Preponente - Obblighi - Documentazione e informazioni necessarie all′espletamento dell′incarico - Messa a disposizione dell′agente - Diritto dell′agente all′accesso ai libri contabili - Conseguenze. (Cc, articoli 1748, 1749 e 1751; Cpc, articolo 210; Decreto legislativo 15 febbraio 1999 n. 65, articolo 4)
In tema di contratto di agenzia, l′articolo 1749 del Cc, come modificato dall′articolo 4, del Dlgs 15 febbraio 1999, n. 65, ha imposto al preponente lo specifico obbligo di mettere a disposizione dell′agente la documentazione e le informazioni necessarie all′espletamento dell′incarico e di consegnare, quanto meno ogni trimestre, un estratto conto, quanto più dettagliato, delle provvigioni dovute. L′agente è, dunque, titolare di un vero e proprio diritto all′accesso ai libri contabili in possesso del preponente che siano utili e necessari per la liquidazione delle provvigioni e per una gestione trasparente del rapporto secondo i principi di buona fede e correttezza. Ne deriva che la richiesta di esibizione documentale avanzata in giudizio dall′agente non può essere considerata generica e inidonea a colmare un′eventuale lacuna probatoria, atteso che, trattandosi di documenti nell′esclusiva disponibilità del preponente ed indispensabili ai fini previsti dagli articoli 1748 e 1751, il preponente ha comunque l′obbligo, in ossequio al dovere di lealtà e buona fede, anche indipendentemente dall′ordine del giudice, di porli a disposizione dell′agente che deve, tuttavia, dedurre e dimostrare l′interesse ad agire, con circostanziato riferimento alle vicende rilevanti del rapporto e l′indicazione dei diritti, determinati o determinabili, al cui accertamento è finalizzata l′istanza.

Cassazione, Sezione II, sentenza 13 dicembre 2023 n. 34925