Azione civile nel processo penale

Cpp, articoli 74 e 75; Legge 24 marzo 2001 n. 89, articolo 2
In tema di ragionevole durata del processo, allorquando venga proposta l′azione civile nel giudizio penale e tale giudizio si concluda con una sentenza di affermazione della penale responsabilità dell′imputato e di condanna generica dello stesso (o del responsabile civile) al risarcimento del danno da liquidarsi in sede civile, il successivo giudizio civile che venga introdotto per la determinazione in concreto del danno non costituisce un autonomo giudizio, e, stante l′identità della pretesa sostanziale azionata, i due giudizi devono essere sottoposti a una valutazione unitaria. (Nella specie il giudice a quo non aveva rilevato che il giudizio civile si sarebbe dovuto concludere, trattandosi di una fase successiva dello stesso procedimento complessivo, entro un anno e non entro tre anni, come se si fosse trattato di un primo, nuovo, grado autonomo di un diverso giudizio).

Cassazione civile, Sezione II, ordinanza 25 luglio 2023 n. 22356